Tra i ciottoli bianchi di Syntha

Mille pensieri affliggevano il vampiro mentre, camminando dal cimitero giunse sulle rive del fiume Syntha.
Nel frattempo il sole era sorto e tramontato e ancora sorto.
Era prima mattina e Dacromus si sorprendeva ancora osservando il ciondolo che portava appeso al collo, regalo di quello strano elfo oscuro incontrato a Namalius.
La pietra al centro dell'amuleto brillava di una tenue luce rossa mentre avanzava sotto i raggi mattutini

Finirò per abbronzarmi se continuo così

non poteva di certo dire che quella pietra non fosse un vantaggio, e ormai ci era abituato che la sentiva quasi "indispensabile".
Che cosa strana, se mai avesse incontrato quell'elfo avrebbe almeno dovuto trovare un modo per ripagarlo

finalmente un luogo luminoso, dopo essere stato così tanto tempo sotto l'acqua e il freddo al cimitero.
Non ci volle molto per avvistare il corso d'acqua di certo più limpido del marciume che aveva sia visto che odorato al campo santo.
Si sentiva ancora i capelli pieni di quella lordura quando arrivò verso la riva.
Si accorse quasi subito di non essere solo.
In lontananza scorse una figura maschile dai corti capelli bianchi e vestito da un mantello rosso.
All'inizio non lo riconobbe, ma avvicinandosi in quelle spalle si rese conto di riconoscere quel vampiro, il vampiro incontrato al circolo dei dannati qualche settimana prima.
Ricordava pure il regalo che gli aveva fatto, quel ciondolo così "speciale" che, considerando il tempo atmosferico aveva ancora addosso

Ti sei tagliato i capelli

disse al vampiro di spalle quando fu abbastanza vicino.
Aveva stentato a riconoscerlo in effetti

La cherubina di Lithetya era fuggita da palazzo per qualche ora e non era ancora rientrata. Aveva volato a lungo, cercando di tenersi lontana dal suo signore, Casiphel. Era ancora palesemente sconvolto dalla morte della sua figliastra, Dafne e di certo Dominil non era avvezza a consolare qualcuno. Il suo crescere in un ambiente prettamente maschile e sempre in prima linea, aveva fatto sì che certi comportamenti più consoni a una donna, fossero più tenui e meno spontanei.
Si era fermata soltanto dopo parecchie ore lungo un tratto ricco di vegetazione nelle vicinanze del fiume che divideva le terre di Ethernal e, non appena toccato terra, si era premurata di nascondere le ali blu di cui tanto andava orgogliosa.
I lunghi capelli le danzavano attorno ad suo passo. Si era fermata poi per bagnarsi, ignara della presenza di altre due creature dall'altra parte della riva. Le notò soltanto quando l'acqua ormai le era arrivata quasi alla vita, infradiciandole quelle vesti leggere che sempre era consona indossare.
Li guardava con curiosità mista a sospetto, non percependo perfettamente le loro vere nature.

Stavo giusto pensando a te sai?

Senza nemmeno farlo apposta.
Con un sorriso beffardo il vampiro si voltò e si avvicinò a Fardust, smuovendo i ciottoli bianchi del fiume.
I soi capelli, si era quasi dimenticato di quello che era successo; prima di arrivare lì si era cibato di una giovane donna umana cheviveva in un villaggio poco distante dalla foresta.
Nella foga di nutrirsi per placare il desiderio di Sydney non si era accorto che la donna aveva una sorella, e mentre lui affondava i canini nel collo della giovane, era stato sorpreso alle spalle da una donna assatanata che le aveva strappato una ciocca di capelli.
Uccise anche la sorella, ma non essendo soddisfatto del fatto che gli mancasse una ciocca dei suoi adorati capelli, decise di dare un taglio corto a tutto

Diciamo che volevo fare un cambio di immagine.
Il tuo brutto muso invece non è cambiato, sempre sospettoso?

Se lo fai per sembrare più bello ho una brutta notizia per te

disse ridendo l'elfo oscuro.
Fino a poco empo f non si sarebbe mai immaginato di stringere amicizia con un altro oscuro

Ehi, la prudenza non è mai troppa.
Vedo con piacere che sei ancora vivo

Appuntò Fardust mentre con un dito del suo guanto d'arme toccava la gemma magica al collo del vampiro cinereo

E tu che nemmeno la volevi

era spensierato anche se sentiva la presenza di qualcun'altro, ma maari era solo un animale

Da ciò che riusciva a sentire Dominil e dalle gesta delle due creature che ora vedeva abbastanza bene, seppur un poco distante, le pareva che i due si conoscessero.
Lei ancora non era riuscita a identificare la natura di uno o dell'altro e ciò la rendeva irrequieta.
Decisa a non restare per altro tempo immersa nell'acqua in presenza di due sconosciuti di sesso maschile, la cherubina prese a risalire la riva sullo stesso lato dove i due si erano fermati a colloquiare, ma tenendosi a debita distanza e continuando a tenerli d'occhio.
Una volta fermatasi sui ciottoli, prese a strizzarsi le vesti fradice che vestiva e i lunghi capelli blu, dove essi si erano inzuppati, rendendole la testa più pesante del solito.

Il vento cambiò e con il suo olfatto da predatore percepì che un'altra creatura era presente in quel luogo.
Ma si teneva a debita distanza.
Non aveva voglia di cercare chi fosse, se voleva sarebbe senz'altro avanzata nella loro direzione

Visto che tu gentilmente me l'hai donata, non volevo offendere il tuo animo sensibile

risposte beffardo Dacromus, per poi continuare

cosa ti porta in questi luoghi? Ah scusa, sapevo che a te piaceva stare solo

e nel frattempo lanciò uno sguardo a Fardust, cercando di comnicargli il fatto che non erano soli in quei luoghi

Fardust scoppiò in una grassa risata

Io? Sensibile? pff, si vede che non mi conosci amico

disse mentre con la mente cercava di capire dove fosse la creatura che il vampiro aveva percepito.
Infatti aveva capito cosa gli stava comunicando, che non erano soli, ma sinceramente non sapeva cosa fare o come comportarsi

Senti da che pulpito, e tu non amavi i posti affollati come il circolo? pensa che mi stavo giusto recando a Namalius

Le parole "Circolo" e "Namalius" misero Dominil sull'attenti in men che non si dica.
Era evidente che si trovasse in presenza di due oscuri e da come si atteggiavano dubitava che fossero due lucenti. L'angelo continuava a pensare che si conoscessero, da come colloquiavano e scherzavano fra loro. Forse poteva ricavarne qualche informazione da portare a Casiphel, forse sapevano della donna elfica che aveva ucciso la figlia adottiva del suo Signore.
Soltanto avanzando di qualche metro si rese conto che uno dei due aveva tratti molto simili a quelli di un vampiro. Com'era possibile, dato tutto quel sole?! Dominil non capiva e il suo sguardo preoccupato trapelava.

Namalius è dalla parte opposta del fiume, signori miei.

Pronunciò quelle parole quasi con un tono di scherno.

Finalmente era uscita allo scoperto, la misteriosa terza presenza.
E come aveva supposto, era benigna, forse un angelo.

Non pensavo che le fanciulle di Lithetya sapessero cosa c'è al di fuori delle bianche mura

ribattè lui, che odiava i lucenti, anche se doveva ammetterlo, era una donna relativamente bella.
Ma dopo la stangata che aveva preso con Sydney, non abbassava più la guardia di fronte a due belle gambe.
Era un vampiro allenato, e di certo il suo compare non era da meno, pertanto la ragazza doveva essere abbastanza spaventata o stupida se pensava di attaccarli, e visto che non percepiva altre presenze, sicuramente era sola.
La pietra regalatagli da Fardust faceva il suo compito, e se doveva attaccare l'avrebbe fatto noncurante dei raggi solari sempre più intensi.
Sorrise, mostrando i canini tipici della sua razza.
Non aveva bisogno di nutrirsi, pertanto avrebbe attaccato solo se provocato

Si mise immediatamente in posizione difensiva, l'elfo oscuro, per niente contento di quella nuova comparsata.
Lui già odiava le persone e creature di varia sorta, preferiva la solitudine; poteva sopportare Dacromus, ma un'altro essere lo faceva innervosire ulteriormente

Non penso che abbiamo bisogno di indicazioni non richieste

rispose Fardust dopo il commento del compagno; dei lucenti non ci si doveva mai fidare

Ecco, queste fanciulle sfuggenti!
Come era apparsa si era sbrigata ad andarsene.
Beh, meglio così

Hai visto Fardust? l'avrà spaventata il tuo brutto muso

disse beffardo il vampiro, per smorzare un po' la tensione che si era creata davanti ai ciottoli bianchi del fiume.
Lui ora avea solo un obiettivo, ovvero tornare a Namalius, e voleva farlo prima di subito

L'angelo azzurro si era sbrigata a sparire, probabilmente aveva capito che era in netto svantaggio.

Si certo, non perchè si è trovata davanti un grosso vampiro dai denti aguzzi, no di certo

rispose di rimando l'elfo oscuro al vampiro cinereo

Piuttosto, tornando al nostro discorso, non dovevamo tornare a Namalius? io posso anche partire subito se per te và bene

E' inutile rimanere in quel posto dopo che aveva incontrato Dacromus, e poi gli era venuta sete

E poi ho sete, voglio ubriacarmi