Resti di corpi o di anime perdute?

al Cimitero durante il plenilunnio

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    Dal lato opposto della luna

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    MODERAZIONE

    La luna, piena e brillante nel cielo notturno, rischiarava come non mai quella notte.
    La nebbia era solo un ricordo quella sera, e nessuna nuvola solcava il cielo stellato.
    Nonostante il luogo morto e marcio, sembrava quasi completamente tranquillo, e una leggera brezza frizzante spirava d tanto in tanto.
    Il silenzio la faceva padrone, nemmeno gli animali osavano più passare di lì, perciò perch fare visita a quei luoghi?



    ruolata aperta per Psyrene e Hikaryu, gli altri faciano richiesta d'inserimento nel topic noto
     
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  2. Hikaryu
     
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    :yllyrya:



    Lentamente, con un delicato ed impercettibile battito di ali nere, l'angelo si avvicinava a quello che è un cimitero. Occhi del color del cioccolato si posarono per qualche istante sulla luna, che pallida e brillante, regnava incontrastata nel cielo notturno

    La luna è un sogno per chi non ha sogni......

    favellò con tono di voce pacato e flebile, seppur dolce, indistinguibile dal sussurro del vento, la strana creatura. Che successivamente capo scosse, mentre mancina portò alla tempia destra e volto angelico venne distorto da una smorfia di dolore ......

    Si lo so......non vi è tempo

    Sempre a se stessa eran rivolte queste parole, mentre con delicatezza planò, sul terreno, e si guardò intorno posando gli occhi su qualche lapide, il cui nome del suo proprietario era stato quasi cancellato dall'usura del tempo

    no...non qui....

    Cominciò a camminare con insolita leggiadria, tanto che par che piedi in terra, nemmeno mettesse. Nessun altro, almeno per il momento, sembrava presenziare in quel loco. E forse era meglio così. Chiunque l'avesse scorta, avrebbe potuto vedere una ragazzina, di non più di 19 anni umani, vestita con un lungo abito greco, che metteva in risalto il seno sodo e prosperoso ed aveva una spaccatura ad entrambi i lati della gonna, tanto da lasciare intravedere la pelle nivea e perfetta e incredibilmente morbida. Una lunga cascata di capelli neri, come la notte più buia, lisci e setosi che le arrivavano sin dietro i glutei. Due bracciali d'oro attaccati ad entrambi i polsi, e due spade, ai suoi rispettivi fianchi, tenuti da un cinturino filato con l'oro.
     
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  3. Psyrene
     
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    :psyrene:
    Dopo essere stata alle fonti, la licantropa aveva fame.
    Correndo e scorrazzando per la foresta, non aveva trovato nessuna creatura da sbranare, ed era arrivata al cimitero.
    Di certo non avrebbe trovato nessuno di vivo lì.
    Annusò l'aria, il fetore di morte era vecchio ormai, anche se sentiva qualcosa di flebile.
    Iniziò a camminare con tranquillità in mezzo alle lapidi innominate e consunte, il suo manto bianco brillava sotto i raggi lunari.
    Poi improvvisamente lo vide.
    In mezzo a due lapidi vi era la carcassa di un cervo.
    Vi sì avvicinò per annusarlo.
    La bestia non doveva essere morta da non meno di due giorni, probabilmente era morta per aver esalato i gas velenosi che salivano dal terreno e che ai lican non facevano nemmeno il solletico.
    Psyrene guardò con i suoi occhi ferali l'animale; non era carne umana, ma piuttosto di niente ci si doveva accontentare.
    Affondò il candido muso nel ventre del cervo, squartandolo per mangiarne le interiora.
    Il suo muso si sporcò di sangue rosso

     
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  4. Hikaryu
     
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    :yllyrya:



    Continuava a passeggiare tranquilla, mentre iridi restavano fisse ad osservare il vuoto, come se nulla realmente vedessero. I vapori tossici che il terreno emanava, nulla potevano contro una creatura angelica, ma seri danni avrebbero potuto causare ai suoi adorati umani, se si fossero inoltrati in quella oscura selva. I capelli neri continuavano a svolazzare indisturbati al vento, così come la candida veste, che ogni tanto lasciava intravedere le gambe e la pelle nivea dagli spacchi ai lati della gonna. Le mani venivano poste sulle lapidi, mentre sopracciglia aggrottava, continuando a scuotere il capo

    no...non è lei.....lei nemmeno...no.......più avanti

    ancora la sua voce risuonava flebile e pacata in quel luogo silenzioso. Svoltò a destra, presso una cappella ormai in rovina, non riuscì a leggere il nome della famiglia a cui era appartenuta ma non era così importante. Continuò camminare in quel cimitero, prima che tra due lapidi non riuscì a scorgere la figura di un grosso lupo bianco, che divorava una carcassa di cervo. L'angelica figura si avvicinò, senza remore ne paura, come se quello non fosse un lupo mannaro, ma un cane che si era perso. Si fermò a qualche metro di distanza dalla donna lupo, andando a chinare la testa di lato, non sapendo se questa l'avesse vista o meno o avesse udito i suoi passi che si avvicinavano

    Bimba smarrita senza pace, cerchi la mia guida ?.........

    domandò alla lupa, sebbene non sapesse se l'avesse udita o meno, dato il tono di voce adottato così roco. Ancora mano venne portata alla tempia destra e viso alterato da una smorfia di dolore

    si si lo so...capisco...non possiamo rimandare oltre.......

    è come se parlasse da sola, quando capo viene volto verso la di lei sinistra, come se vi fosse qualcun di invisibile ad accompagnarla. Non saluta, ne fa nulla per disturbare il pasto dell'altra, ma continua a camminare con a stento i piedi che poggiano sul terreno, verso una meta ignota persino a lei
     
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  5. Psyrene
     
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    :psyrene:
    Era ancora intenta ad azzannare la carcassa di cervo, anche se effettivamente non c'era molto sopra da mangiare.
    Cercava di rompere le ossa, per arrivare veloce al midollo in esso contenuto; ne era ghiotta, anche se preferiva quello umano.
    Era ancora intenta a cibarsi quando sentì arrivare qualcuno.
    Ne aveva riconosciuto l'odore anche se era impegnata, la puzza degli angeli la riconosceva fin troppo bene.
    Alzò il muso distogliendo l'attenzione dalla sua preda quando sentì la domanda dell'angelo donna.
    Anche se pronunciata con flebile voce, i suoi sensi sviluppatissimi non se l'erano lasciata sfuggire.
    La guardò, che strana domanda le era stata posta, da uno strano essere che sembrava vaneggiare in solitario.
    I suoi occhi giallastri scrutarono la debole figura che aveva di fronte


    Forse sei tu ad esserti persa, così lontana da luoghi sicuri

     
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  6. Hikaryu
     
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    :yllyrya:



    Continuava a passeggiare tranquilla, osservando sempre davanti a lei, come se vedesse un qualcosa che soltanto i suoi occhi potevano percepire. Non badò molto alla domanda che l'altr le pose, ma si fermò solo un istante, voltando con estrema lentezza il capo verso la sua interlocutrice. Sorridendo enigmatica, e malinconica allo stesso tempo

    Io non mi perdo mai.......

    favellò mantenendo un tono di voce flebile e pacato, mentre passi continuavano a volgere in misteriosa direzione

    non posso perdermi......loro non lo permettono .....io sono sempre lì dove devo essere

    non donò alcuna spiegazione alla lupa, limitandosi a proseguire nel suo passeggiare. Svoltò a destra, all'incrocio di due tombe vecchie, con muschio ammuffito sopra, e poi proseguì lungo il sentiero, fino a quando non si trovò in un enorme spazio aperto, con tre cappelle posizionate in modo da formare un triangolo. Sul frontone marmorea e consutno di ognuna di esse, vi erano raffigurati dei demoni, ognuno in una scena diversa, chi sgozzava un bambino, chi si cibava delle carni di innocenti e chi decapitava un angelo.......tutti e tre i demoni avevano un elemento in comune...ovvero il sangue. Nonostante differenziassero per il loro aspetto

    ecco...se accadrà...accadrà qui...........

    favellò l'angelo, mettendosi seduta per terra, e restando in silenzio, mentre gambe incrociava come se volesse meditare e cominciava a canticchiare una strana canzone in una lingua, che ad occhio e croce potrebbe essere ricondotta al sumero o babilonese ......
     
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  7. Psyrene
     
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    :psyrene:
    Le risposte enigmatiche che aveva pronunciato quell'essere non turbarono la licantropa più di tanto, ne aveva incontrati di esseri bizzarri nel suo peregrinare.
    La vide allontanarsi per dirigersi verso le tre cappelle un po' più in là.
    Con i sensi sviluppati che possedeva la seguiva, sapendo benissimo cosa stesse facendo, ma di certo non pensava che quella creatura l'avrebbe distratta dal finire ciò che aveva cominciato, ovvero cibarsi di quella sventurata creatura che aveva trovato la morte in quei luoghi.
    Parlava da sola, quell'angelo probabilmente pazzo, o forse farneticava.
    Ma se era una cosa di cui era sicura, che lì nessuno meteva iù piede, se non per venire a morire, di demoni non se ne vedevano da secoli ed ormai gli unici rimasti a passare in quei luoghi erano proprio i licantropi, ma solo come tappa nei loro viaggi.
    Troppo vecchie erano quelle tombe perchè qualcuno venisse a visitarle.

     
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  8. Hikaryu
     
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    :yllyrya:



    La preghiera continuò per un bel pò, prima che le parole che l'angelo pronunciava si interrompessero istantaneamente. Le iridi marroncine di lei, si sollevarono verso il cielo ed osservarono ancora per un pò, estatiche la luna Regina. Poi d'improvviso un vento gelido, del tutto innaturale, cominciò a serpeggiare per quelle tombe. Un freddo che rischiava di entrarti nelle ossa, in grado di far rabbrividire anche il più coraggioso fra gli esseri..un gelo di morte.

    che lo spettacolo cominci....

    so questo sussurrò l'arcangelo, mentre i suoi capelli sventolavano come neri e serpiformi rami a causa di quel vento.....
    Quest'ultimo improvvisamente divenne più forte, le foglie secche, del colore del legno marcio e del muschio, cominciarono a vorticare, specialmente intorno alle due cappelle. Una nebbia mistica a poco a poco fece la sua avanzata, minacciando di seppellire dentro di se qualsivoglia cosa o persona. Anche essa gelida come la mano della fredda mietitrice, che sembrava dovesse sbucare da un momento all'altro, oltre quella coltre.
    Gli occhi delle tre creature, raffigurate nelle effigi sopra le cappelle, si illuminarono di un rosso scarlatto come il sangue .....
    Il vento aumentò la sua intensità, ed anche la licantropa avrebbe forse potuto sentirlo, e ne avrebbe colto la natura soprannaturale, ed avrebbe forse potuto vedere gli occhi di sangue dei tre disegni,dato che aveva seguito Yllyrya.


    la Resurgo ........

    sussurra ancora flebile e pacata quell'angelo, che continua imperterrita a restar seduta sulla fredda terra, con le gambe incrociato ed il viso impassibile, di chi in realtà sta assistendo ad un evento comune e non ad una oscura risurrezione. Gli occhi di sangue dei tre, si illuminarono ancora di più e dei lamenti orridi e macabri cominciarono a fuoriuscire dalle raffigurazioni, seguiti infine dalle apparizioni astrali ( fantasmi) dei protagonisti in esse dipinti. Vecchi, scarni, della carne secca e lercia, che evidenziava in maniera anormale le loro ossa. Occhi privi di orbite e denti ghignanti, privi di carne, con i canini più lunghi del normale, come zanne di qualche orribile orco...ecco come apparivano gli spiriti

    sangue...sangue....troppo tempo siamo stati senza esso...la fama attanaglia le nostre viscere ...........

    il suono delle loro parole, sembrava essere in grado di congelare il sangue nelle vene, mentre vagavano in lungo ed in largo per il cimitero in cerca di qualcosa di vivo con cui cibarsi...peccato che oltre lei e la licantropa non vi fosse nessun altro

    E quando la luna avrà giunto il suo culmine, essi ritorneranno per placare la loro sete di sangue. I maledetti son tornati, i traditori son richiamati. Il caos essi porteranno e dei vili demoni e dei puri angeli il sangue berranno.....Ogni creatura uccideranno ed il deserto porteranno, nessun fiore o erba rinascer più potrà e la morte sola padrona del mondo, a causa loro, sarà.


    è come se l'arcangelo recitasse un antica profezia, mentre gli occhi non si staccano da quelle figure che non hanno ancora individuato ne lei ne la lupa...almeno per il momento...
     
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  9. Psyrene
     
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    :psyrene:
    *ma siamo sicuri che questa qui è un angelo?*

    pensò la licantropa che mentre si nutriva avvertì sia il freddo gelido che le parole pronunciate subito dopo da quella donna che non sembrava tutta apposto, nè tantomeno una lucente.
    Era un po' scettica e un peletto curiosa, e di certo non se ne sarebbe andata senza aver scoperto cosa stava accadendo in quei luoghi.
    Finito di mangiare, si sedette vicino la carcassa, fino a sdraiarsi completamente al suolo, non era spaventata ne tantomeno intimorita, voleva solo essere una spettatrice

     
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  10. Hikaryu
     
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    :yllyrya:



    La ragazza si alzò. Per nulla turbata da quelle parole, anzi il suo viso angelico ed etereo, rimase tranquillo, e placido, come se nulla di quanto stava accadendo fosse reale. Come se niente potesse in qualche modo sconvolgerla. Il vento continuava a serpeggiare tra i suoi capelli, ed esso manteneva quel grado di freddezza, capace di congelare il sangue nelle vene di chiunque, lì si trovasse. Le anime continuavano a vagare, senza pace, emettendo orridi lamenti, mentre con le unghie appuntite e nere, delle mani scarne ed a tratti dalla pelle putrefatta, cercavano di fendere qualsiasi cosa, potesse dar loro il nutrimento, tanto agognato.

    a volte questo lavoro è...affascinante

    sussurrò nuovamente la giovane, mentre iridi marroncine, si spostarono leggermente sulla lupa, che distesa accanto alla carcassa del tutto consumata, assisteva come improvvisa spettatrice, a quel fenomeno. L'angelo sospirò, andando a scuotere il capo, mentre nuovamente attenzione venne ridestata dagli spiriti, e dalla scia di morte che essi seminavano, facendo appassire le poche e già marce e malate erbe, che costituivano il cimitero. Uno di essi, si voltò con l'intero busto, andando a posare le orbite rosse come il sangue proprio sulla lucente, mentre forse il suo sguardo sarà in grado anche di percepire la presenza della lupa. Un ghigno si palesò su quelle labbra morte e smunte, mentre un grido stridulo, acuto, che minacciava di romperti i timpani e che sembrava simile a quello delle banshee, uscì dalla sua ugola e richiamò l'attenzione degli altri due, che ancora vagavano e che presto si aggiunsero al fratello. L'espressione del viso dell'angelo, durante quel grido, perse per un momento la sua mitezza, mentre occhi si serrarono, e mani venivano portate alle orecchie, per cercare di smorzare il suono. Quando tutto fu quieto, però ritornò normale, e mani vennero posate lungo i fianchi, mentre iridi della lucente non si staccavano da quelle tetre figure

    ooohhh si...finalmente....sangue....ed uno dei più puri.....

    dissero i tre, vedendo Yllyrya, e poi aggiunsero osservando anche la licantropa

    ma che serata fortunata...avremo anche il dolce.....

    un filo di bava cominciò a colare da quelle bocche, bava nera, che puzzava di fetido, come di una carogna morta lasciata a marcire, sotto i raggi del sole cocente. Yllyrya nuovamente sembrò non badare alle loro parole, ma lo sguardo prima caldo e dolce, divenne serioso, spietato, di chi non prova alcuna pietà

    Temo ...che non avrete la possibilità di bere il sangue di nessuno. L'oltretomba vi chiama ....quello è il vostro posto....ed io farò in modo, che voi possiate raggiungerlo

    ancora flebile e pacato è il sussurro della lucente, ma il tono questa volta è più determinato, così come la postura del corpo, con la schiena diritta e le gambe leggermente divaricate. I tre spiriti ruggirono come bestie feroci, e si lanciarono all'attacco, ma l'angelo non si mosse.

    la più totale e completa eliminazione del bersaglio.....

    solo questo sussurrò, aspettando che gli spiriti fossero abbastanza vicini, tanto che poteva sentire il puzzo del loro fiato, prima di aprire le braccia e porgerle verso l'alto, facendo scaturire dal terreno una colonna di fuoco puro, che ustionò i fantasmi, che emisero un lungo e violento gemito di puro dolore. Il fuoco bruciava intorno alla figura esile dell'altra come una sorta di barriera ed il terreno dal quale le fiamme sembravano essere state partorite era rosso, e fumava. Gli spiriti cominciarono ad arretrare, fortuna che erano deboli perchè non avevano mangiato nulla. Uno di essi però, non potendo avvicinarsi all'angelo, preferì optare per la lupa, ed infatti eccolo che cercava di avvicinarsi alla figura di Psyrene, tentando di ghermirla con gli artigli affilati.
     
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  11. Psyrene
     
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    :psyrene:
    Degli spiriti si palesarono di fronte all'angelo, spiriti ovviamente malvagi come lei, ma questi erano peggio, perchè non facevano distinzione, prendevano quello che volevano e basta.
    A dire la verità era la prima volta che vedeva degli spettri, ma non si faceva di certo intimorire.
    Rimase ferma ad osservare la scena, ma si alzò sulle quattro zampe quando sentì lo spirito aprire quella fetida bocca e ponunciare quelle insane parole.
    Lei? classificata come un dolce?
    Tutto ma non quello.
    Cominciò a ringhiare sommossamente, e la sua bava, colando dalle sue fauci finendo sul terreno, bruciarono la sterpaglia.
    Vide uno degli spettri che si avvicinò a lei, non riuscendo ad arrivare all'angelo.
    In un istante assunse la sua forma antropomorfa, essendo una lican purosangue la sua trasformazione era immediata.
    Assumendo la postura su due zampe, divvene molto più alta e minacciosa, e il suo ruggito possente era come una vibrazione che poteva scuotere gli animi di chi lo udiva.
    Lo spettro divenuto minuscolo di fronte a quella trasformazione, si fermò di colpo

     
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  12. Hikaryu
     
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    :yllyrya:



    La barriera di fuoco continuava a circondare la snella figura di lei, mentre il terzo spirito aveva provato ad attaccare e nutrirsi della lupa ricevendo però in cambio un'amara sorpresa. Infatti la lycan aveva assunto la sua forma antropomorfa, alzandosi di qualche metro rispetto al piccolo fantasmino che sgranò gli occhi, o per meglio dire le orbite vuote,arrestandosi di colpo. Com'era possibile una cosa del genere?....Gli altri due simili emisero un lungo e lugubre ringhio, mentre l'angelo chinò leggermente il volto indietro, mantenendo la sua espressione tranquilla e pacata per guardare anche lei in direzione della mannara tramutata. Un debole sorriso comparve sul suo delicato volto, sollevando così le labbra rosee

    molto carino.....

    favellò in un sussurro riferendosi alla nuova forma dell'altra.

    Sono potenti....e noi siamo troppo deboli ...dobbiamo andarcene!

    propose quello che doveva essere il capo, affiancato subito dai due. Guardò entrambe indicandole con l'ossuto indice della mancina

    Ma ritorneremo...questo scontro è solo rimandato!

    L'angelo ritornò in eretta postura con il capo, assottigliando gli occhi, e divenendo seria e severa

    No.Questo scontro termina adesso

    rispose facendo dissolvere la barriera attorno a se, e cercando di far fuoriuscire dalle mani due sfere di fuoco, provò a lanciare contro gli spettri, mirando ai loro volti. Questi, qualora fossero colpiti,avrebbero potuto tentare la fuga, ma l'arcangelo non aveva alcuna intenzione di lasciarglielo fare. Infatti tentò di creare delle sfere di fuoco più grandi, che in seguito provò ad unire, formando si una spada con incisa sull'elsa una croce

    Con il fuoco purificatore, anime reiette e la luce di Dio, sarete rispediti all'Inferno dal quale provenite

    dichiarò lei senza un briciolo di pietà nella voce.
     
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  13. Psyrene
     
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    :psyrene:
    le veniva da ridere, bastava mostrare la sua vera natura per provocare quello.
    Adesso non era più il dessert eh?
    La reazione dello spiritello era prevedibile e banale, tanto che la voglia di combattere le era svanita di botto.
    Conosceva diversi modi per annientare uno spirito per sempre, bastava trovare le sue ossa, o farlo morire di paura una seconda volta.
    Ma le sembrò che l'angelo fosse abituato a questo tipo di "caccia", come se fosse un suo compito.
    La lasciò fare, anche se era prontissima ad intervenire

     
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  14. Hikaryu
     
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    :yllyrya:



    Le sfere di fuoco colpirono i volti smorti e tetri degli spiriti che emisero un lungo ed alquanto macabro lamento, che riecheggiò per tutto il cimitero come se fosse un ululato di lupo, solo più inquietante. Nessun sorriso o smorfia comparve sul volto dell'angelo che anzi continuava a restare tranquilla e calma, sebbene il suo sguardo fosse severo e minaccioso. La lucente provò ad usare ancora una volta il suo potere infuocato per tentare di costruire una specie di gabbia completamente costituita da fiamme, in cui intrappolare brevemente gli spiriti.

    Ed adesso terminiamo questo gioco ....mi sono stancata

    sussurrò con voce flebile e pacata la strana creatura, mentre leggiadra provava ad avvicinarsi al simulacro dove avrebbero dovuto trovarsi le ossa degli spettri, che emisero altri ringhi, cominciando ad insultare l'angelo con una serie di epiteti che il buon gusto non ci permette di ripetere. Ma lei sembrava non badarci affatto, come se non li sentisse. Si fermò davanti alla tomba, mentre con l'indice della mancina ne percorreva l'uscio fatto in pietra scura e nera che ne sigillava l'entrata

    mi dispiace così tanto distruggere un mausoleo .....ma è necessario

    confessò sospirando, prima di scuotere il capo con lentezza facendo ondeggiare i corvini capelli al vento. Tentò di chiudere mancina a pugno e così, come se non stesse facendo il benchè minimo sforzo, tentò di assestare un pugno contro la porta. Qualora ci fosse riuscita la porta cadrebbe giù, con un tonfo secco, sfracellandosi a causa dell'impatto. Nessuno avrebbe mai sospettato che una lucente così esile e magrolina possedesse tanta forza bruta

    vieni con me ?

    domandò tutto ad un tratto l'angelo, volgendo con estrema lentezza il capo verso la mannara, manco si stesse muovendo a rallentatore, indicando successivamente l'intero buio e fetido di muffa ( insomma erano secoli che quel sepolcro era chiuso, senza che un solo filo d'aria potesse passare attraverso uno spiraglio) con l'ausilio della destrosa. Attese indi la risposta dell'altra, eventualmente facendola anche entrare per prima, in caso di risposta affermativa

    infondo non andranno da nessuna parte ..... ma se preferisci restare qui a tenerli d'occhio

    scrollò le spalle come a dire che possedeva la piena libertà di scelta. Il fuoco era terribile per gli spettri e sicuramente non sarebbero fuggiti con facilità
     
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  15. Psyrene
     
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    :psyrene:
    Come aveva immaginato, l'angelo si occupò deli spettri, come se fosse sua abituale occupazione.
    La smania che l'aveva pervasa fino a qualche istante prima, quella voglia ancestrale di combattere, di veder scorrere sangue e di spaccare ossa con le sue fauci, si era affievolita di colpo.
    Fino a sparire.
    La licantropa tornò allo stadio di lupo bianco, era inutile rimanere in quella forma così poco aggraziata, troppo simile all'umano che detestava.
    Era tornata candido lupo bianco, certo molto più grossa di un lupo qualunque, ma allo stesso tempo forte e fiera.
    Osservò attentamente l'angelo e ascoltò quello che ella disse.
    Di certo non era sua intenzione fare da balia a esseri tanto ripugnanti.


    Non è mio diletto sorvegliare questi inutili esseri, che non danno nemmeno la soddisfazione di essere braccati

    sospirò.
    Aveva voglia della caccia, quella solita, fatta di inseguimenti e sangue.
    Qualunque preda le sarebbe andata bene

     
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15 replies since 18/2/2013, 21:21   288 views
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